Pittore italiano. Scarse e incerte sono le notizie relative ai primi anni della
sua attività artistica. L'unica opera che si possa attribuire a lui con
sicurezza è rappresentata dal ciclo di affreschi della navata centrale
del duomo di Cremona (1516-18), del quale fanno parte la
Strage degli
innocenti, l'
Ultima cena e la
Fuga in Egitto; quest'ultima
reca la firma dell'artista e la data,
Altobellus de Melonibus P. MDXVII.
Dagli archivi del duomo risulta che la realizzazione della
Strage degli
innocenti e della
Fuga in Egitto, poste sulla parete sinistra, gli fu
affidata alla fine del 1516; nella primavera successiva l'artista venne
incaricato di eseguire gli affreschi che decorano la parete destra (
Lavanda
dei piedi, Gesù davanti a Caifa, Ultima cena, Orazione nell'orto, Cattura
del Cristo). Queste opere, ricche di espressività e caratterizzate da
accese tonalità di colore, dimostrano una evidente influenza della
pittura nordica, in particolare di Dürer. Esponente delle tendenze
anticlassiche che si erano affermate in quegli anni nell'Italia settentrionale e
in particolare a Cremona, Ferrara e Brescia, a
M. si attribuiscono
inoltre l'
Andata al Calvario, siglata "A.M." (Cremona, Pinacoteca), il
Presepe e Santi (Cremona, Seminario vescovile), la
Pietà
(Milano, Pinacoteca di Brera); l'
Andata a Emmaus (Londra, National
Gallery), il presunto
Cesare Borgia dell'Accademia Carrara di Bergamo e
altri ritratti (Cremona prima metà XVI sec.).